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      Quando entrano in teatro il re, la regina o altri personaggi della casa reale, anche le signore si alzano e rimangono in piedi finchè il personaggio illustre è seduto. Ai concerti, ai ritrovi d'ogni sorta dove la famiglia reale siede in posti speciali, chiunque dovesse passare a lato delle Loro Altezze dovrà fermarsi e fare un inchino. Questo si deve fare anche in istrada quando passa una carrozza di corte. Agire altrimenti sarebbe una dimostrazione ostile.
     
     
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      Cessati i piaceri della città, chiusi i teatri, e le serate divenute tanto brevi che non c'è più tempo alle riunioni, una signora elegante non ha altro di meglio a fare che ammalarsi. Oh! una malattia senza gravità, che non ne alteri la freschezza, che non la obblighi a star in casa, nè a nessun'altra privazione. Un'emicrania periodica, che verrebbe ogni otto giorni.... se venisse. Un prurito nervoso sotto l'unghia del dito mignolo. Un'avversione pronunciatissima a tutti i colori delle tappezzerie di casa. Una lieve difficoltà a digerire peperoni crudi e corteccie di limone. Infine una malattia comoda purchessia, la quale porti con sè la certezza che la sua guarigione sta nelle acque del tal paese, o nei bagni del tal altro.
      Naturalmente, la civiltà moderna non ammette che esista sulla terra un marito così barbaro, così pelle rossa, così basci-bazouk, il quale rifiuti di sacrificare tutti i suoi risparmi, di alienare se occorre il suo patrimonio, d'impegnare l'argenteria di casa, di vendere fin i ciondoli del suo orologio ed i suoi sigari d'avana, pur di ricuperare la salute pericolante di sua moglie, colla cura delle acque indicate.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196

   





Loro Altezze