Ma ora anche i bambini s'emancipano. Sono loro che annunciano la propria venuta in hac lacrymarum valle. Il babbo non è che il loro incaricato di affari. Provvede i cartoncini lucidi col contorno dorato e vi fa incidere per esempio:
Guerrino Meschino
saluta col suo primo vagito gli amici della mamma e del babbo.
Tal paese, giorno tale, anno tale, ore tante.
oppure:
Il babbo e la mamma m'incaricano di dirle, signore (o signora), ch' io venni al mondo ieri, ed ho bisogno della loro amicizia.
Guerrino Meschino,
e la data.
Soltanto alle persone che si vogliono invitare al battesimo si manda una parola d'invito manoscritta, a nome del babbo e della mamma.
Ma prima di parlar del battesimo, mi lascino dire, signore mie, che dà una gran buona idea dell'educazione d'una signora, l'udire dalle persone che ricevono le circolari questi commenti:
Come! quella signora cuciva un corredino? Si faceva scorgere così poco. Non ne parlava mai.
Non so se mi spiego, e non vorrei spiegarmi troppo in questo libro. Ma debbono comprendere, che le noie ed i disturbi che accompagnano le fatiche d'un corredino, non sono argomento interessante nè piacevole in compagnia. Debbono tenerli per sè, come un ammalato deve serbare a sè ed al suo medico le geremiadi delle sue sofferenze.
Nulla è più sconveniente di quelle persone sempre discinte, sempre sdraiate, che intrattengono tutti delle loro nausee, delle loro piaghe, e condannano gli amici ed i figliuoli degli amici, a certi studi fisiologici o patologici, non compresi nel programma della loro educazione.
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Meschino Meschino
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