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      In alcuni paesi il compare fa un dono alla comare, ed allora la comare o chi per lei, dà un pranzo di invito in onore del compare, e questi prende posto, a tavola alla destra della signora o della signorina, che gli ha fatto l'onore di tenere un battesimo con lui. Il dono del compare deve limitarsi ad una confettiera piena di dolci, che può essere tanto dì cartone e raso, come un oggetto d'arte inapprezzabile, o un cofanetto di metallo prezioso, ma sempre una confettiera.
      Ad un battesimo come ad un matrimonio una signora non deve mai presentarsi vestita di nero, si diceva fino a ieri. Da oggi la moda è cambiata; ed il nero è quasi il colore preferito in quelle circostanze. La durerà questa moda? Ne dubito.
      Il compare, uscendo di chiesa, dà una mancia al sagrestano; e, rientrando in casa, dice qualche parola alla nutrice o alla bambinaia raccomandandole il suo figlioccio, e le pone in mano un dono in denaro. Lo stesso farà colla levatrice.
      Prima della cerimonia, compare e comare debbono imparar bene le risposte da dare al sacerdote, le formule di rinuncia da fare in nome del battezzato, gli atti di rito, le imposizioni delle mani, ecc.
      Sarebbe scortese verso i genitori del bambino e dimostrerebbe di prestarsi di mala voglia alla cerimonia chi vi andasse senza esservi preparato.
      Generalmente la mamma è ammalata quando si celebra il battesimo, per cui non s'invitano che i parenti e le persone di grande intimità, affine di evitare i rumori che le riescirebbero fatali.
      Se il battesimo dev'essere fatto con pompa, si dà l'acqua al bambino, e si differisce la cerimonia fino a che la madre sia abbastanza guarita per assistervi.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196