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      E tutto questo per il misero gusto di mandare e ricevere delle letterine dolci che sa a memoria prima che sieno scritte, e che dovrà restituire in una scena da romanzo, ad epistolario finito.
      Mantenendo le signorine in quel grado di semplicità e d'inesperienza che è una delle loro attrattive, lasciando loro la fede, gli entusiasmi della gioventù, serbandole ingenue, confidenti per lo sposo a cui saranno destinate, le famiglie contano sulla cortesia dei giovani che non profitteranno di quella preziosa ignoranza, per indurre una signorina ad imprudenze, delle quali non può apprezzare la portata.
      Se ogni gentiluomo rispettasse in ogni signorina la futura sposa d'un altro, non accadrebbe a nessuno di scoprire più tardi, da qualche pettegolezzo maledico, che un altro non ha rispettata la sua.
      Seguire una signora o una signorina in istrada, passeggiare sotto le sue finestre, mandarle ambasciate dalle persone di servizio, sono impertinenze indegne di un uomo educato. E gli antichi, che hanno dipinto l'Amore con una benda, hanno voluto dire che le donne innamorate sono cieche se non distinguono quanto c'è d'offensivo in certe galanterie punto raffinate.
      Ad un ballo un ballerino non darà mai la mano alla ballerina per condurla in figura. Basta offrirle il braccio. E mentre aspetteranno il loro giro potrà intrattenerla a discorrere. È ancora un atto di fiducia che gli fanno le famiglie, le quali non odono i discorsi che può tenere alle loro figliole. Se ne abusasse sarebbe una enormità. Credo che l'abuso di fiducia sia un aggravante di molti delitti nel codice penale.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196

   





Amore