E nel codice delle convenienze pure.
Se la signora a cui domanda un ballo rispondesse che ha un impegno, il ballerino non dovrebbe mai rivolgersi a quella che sta accanto e che ha potuto udire quel rifiuto. Sarebbe quanto dirle che la prende per ripiego.
Quando, fra le signore che ballano, vi sono la padrona di casa o le sue figliole, la prima domanda d'un giovine educato deve essere rivolta a loro.
Dopo una festa in casa privata tutti gli uomini che vi sono intervenuti sono in obbligo d'una visita alla padrona di casa, e la faranno entro la settimana nel suo giorno di ricevimento.
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Un giovinotto che in viaggio si trovasse in vagone con una signora non accompagnata, darà una buona idea della sua educazione se sorveglierà i suoi discorsi cogli altri uomini, come se fosse in un salotto, se le userà quelle piccole attenzioni che si usano in viaggio, di alzare un cristallo, tirare una cortina, aprire o chiudere una portiera, reggere e mettere a posto una valigia, senza insistere troppo per entrare in discorso se la signora vi si mostra restia.
Si danno però casi in cui la civiltà diverrebbe eroismo. Un viaggiatore, che abbia fatto tutte le cose sue in fretta, si sia alzato di buon mattino, abbia fatta una colazione spiccia, per giungere in tempo a pigliare un posto d'angolo nel vagone dove possa appoggiarsi al riparo dalla polvere e dal sole, dovrebbe essere due volte gentiluomo per cedere tutti questi vantaggi ad una signora, la quale per fare il suo comodo, è giunta dopo di lui, e magari non ha uno di quei visi che incoraggiano al sagrificio.
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