E le parve di vedere la campagna de' suoi ricordi; le parve d'esser laggiù, non più bambina con la maestra trinaia, in un'osteria di Sesto, ma giovinetta innamorata della libertà, dell'aria pura, della natura bella, e di camminare, di camminare sotto i viali verdi, sull'erba umida e fresca.
Morettina dove vai?
Vado a Monza sul tranvai."
ripeteva un po' in falsetto quella voce di tenore.
E la Teresa pensava d'andare a Monza sul tranvai, col suo vestito da festa; e quel giovane che cantava, quello o un altro, era là sulla panchetta del tranvai che l'aspettava. Andavano insieme; lui la guardava negli occhi e lei si sentiva arrosire. Non parlavano, ma erano felici, felici in silenzio, finchè scendevano alla stazione, si pigliavano a braccetto, e via pel viale fin giù nel parco, dove sedevano accanto, sull'erba verde, sotto il cielo turchino...
Le balzava il cuore di commozione, le brillavano gli occhi guardando nell'ombra che era scesa tutt'intorno sulla città, e lei pure colla voce tremante si mise a cantare:
Morettina dove vai?
Vado a Monza sul tranvaiVado a Monza sul tranvai..."
Il cuoco, che stava rigovernando giù in fondo al cortile presso la finestra della cucina, alzò il capo verso il tetto che non vedeva, ed esclamò malinconicamente:
- Com'è bella la gioventù!
UNA CONFESSIONE
RACCONTO.
- A martedì, disse Marco, stringendo lungamente la mano della sua sposa e guardandola fisso.
- A martedì, rispose lei, abbassando gli occhi e facendosi rossa come una fiamma. Egli si chinò e la baciò sulla fronte il che sollevò un vocío di commenti giulivi da parte della mamma, delle amiche, e di vari signori.
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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola 1883
pagine 181 |
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