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Fu la madre di sua moglie che andò a vivere con loro per assistere la Maria nelle sue cure materne.
Marco provò un momento d'imbarazzo quando dovette annunciare alla signora Bellazio quella novità. Due volte cominciò una lettera su quell'argomento, ma non gli riescì di concluder nulla. Finì per dire la cosa semplicemente, come una circostanza secondaria in una lettera delle solite, senza mostrare di darci maggior importanza.
Mia suocera, che in causa dei bambini è venuta a vivere in famiglia con noi, m'incarica di unire i suoi saluti affettuosi ai nostri....
La risposta, sebbene molto ritardata, era piena di malinconia. La mamma ritrovava tutta la sua tenerezza. "Si struggeva di vedere Marco. Sapeva che la vita attiva lo aveva fortificato, che era anzi sulla via d'ingrassare. Il medico glie lo aveva scritto. Le era riserbata quella gioia dopo tanti dolori, di sapere che suo figlio vivrebbe lungamente, sano, con una famiglia rigogliosa. Oh quanto desiderava di vederla quella famiglia, quanto!"
Marco, nel segreto del suo studio, pianse su quella lettera della madre. "Ella si teneva in corrispondenza col medico per essere informata della sua salute, povera donna. Egli l'aveva accusata a torto di non amarlo. Non era che il sentimento della sua umiliazione che la teneva lontana."
Marco non aveva mai avuto bisogno di cure mediche in quei sei anni. Aveva un florido appetito, digeriva senza avvedersene, dormiva bene, resisteva alla fatica; il suo umore era sereno ed uguale, i suoi nervi tranquilli.
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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola 1883
pagine 181 |
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Maria Bellazio Marco
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