Del resto Marco non ci pensava più da un pezzo, ed anche indipendentemente dalla ragione suprema che gli aveva data sua madre, non capiva come mai avesse potuto lasciarsi impressionare a quel modo.
Quando si alzò per congedarsi, il vecchio gli disse:
- Non permetterai che, quando potrò uscire, io venga a conoscere la tua signora?
Marco accolse quella domanda con gioia; provava un vero sollievo a quel ravvicinamento. Infatti, circa due settimane dopo, il dottor Andreoni andò in casa Bellazio, si fece subito amico colla Maria e volle vedere tutti i bambini che trovò belli e floridi. Più li esaminava e più si metteva di buon umore.
- Che toraci! esclamava, e che organi vocali! Questo deve rassicurarti sullo stato dei loro polmoni.
Marco sorrideva di compiacenza. Aveva infatti la calma serena d'un uomo felice.
- Se li vedesse tua madre! disse il medico. Una nube passò sulla fronte di Marco. Forse quella stessa salute di lui e dei figli, non farebbe che richiamarle il ricordo vergognoso della loro origine.
Intanto le nuove di Nervi erano consolanti a proposito dei nipotini di Marco. L'aria marina aveva rifrancata la loro costituzione debole. La ginnastica, un buon regime igienico, avevano contribuito a risanarli.
Tutti e due avevano scelta la carriera militare, e si disponevano ad entrare in un collegio dì marina.
Una mattina Marco ricevette un biglietto dal dottor Andreoni che lo pregava di recarsi da lui, e vi corse subito.
- Non sono venuto io da te perchè avevo bisogno di parlarti da solo, disse il vecchio appena lo vide entrare.
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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola 1883
pagine 181 |
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