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      Marco l'aperse, e, traverso le lagrime che gli velavano gli occhi, lesse:
      Figlio mio, legittimo e caro:
      Il medico mi dice che, se non riesco a rassicurarti sulla tua salute, la tua vita e la tua ragione sono in pericolo.
      Finora non vissi che per te, ti sacrificai la mia gioventù; ora ti sacrifico assai più: l'orgoglio d'essere stimata da te. Affronto il tuo disprezzo per salvarti; mi accuso d'una colpa che non ha commessa; ma quando sarò morta, il dottore, o chi ne riceverà l'incarico da lui, ti consegnerà questo foglio. Ed allora saprai che oggi ho mentito per salvarti, ma che non ho mai mancato a' miei doveri di moglie; e rispetterai ancora la mia memoria.
      Quella lettera portava la data di circa otto anni prima; il giorno indimenticabile di quella rivelazione.
      Il povero giovane si disperò, pianse come se avesse ricevuto un annunzio di sventura. Non poteva perdonare a sè stesso di avere creduto quell'enormità, d'aver lasciato sua madre sotto il peso di quell'accusa. Diceva al vecchio parole crudeli perchè aveva permesso quel sacrificio inumano, poi lo baciava, e lo bagnava di lagrime, e lo benediva per averglielo rivelato.
     
      La mattina del giorno seguente, dopo la colazione, la signora Bellazio madre stava nella stanza da pranzo di suo genero a Nervi, preparando il corredo dei giovani marinai, tutta intenta a numerare le camicie, le calze, le pezzuole. Ma era triste. Quei fanciulli, che aveva cresciuti con tanta cura, se ne andavano; il padre voleva stabilirsi alla Spezia per essere vicino a loro.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





Bellazio Nervi Spezia