Io fui assente da Novara parecchi anni; quando ci tornai, di passaggio, le due zitellone erano ancora sedute ai due lati del balcone, coi due panierini ed i due lavori. La signora Rosa ricamava cogli occhiali, la signora Caterina aveva delle rughe che complicavano ancora pił i rabeschi fatti dal vaiuolo sul suo volto violaceo. Si intrattenevano ancora, una del romanzo della signora Caterina, l'altra dell'avventura del fallimento.
Sempre malate, sempre miserabili, sempre laboriose, sempre rassegnate, hanno bisogno di tutte le forze, di tutto il coraggio, e di tutte le ore della loro povera vita, per mantenerla in quello squallore. Ora debbono essere vecchie del tutto; in quell'etą in cui i mali si aggravano, il lavoro riesce pił difficile, e le forze mancano per sopportare le privazioni.
Ma finchč la morte o l'infermitą non le avranno atterrate, lavoreranno ancora, lavoreranno sempre, lavoreranno l'una per l'altra, e, nell'assenza d'ogni speranza, la loro anima semplice e mite non conoscerą la disperazione.
Ricchi generosi che amate di far il bene, e cercate le miserie tragiche nelle cronache dei giornali, quando le due seggiole saranno abbandonate ai lati del piccolo balcone, possa il caso o Dio farvi alzare lo sguardo a quei posti deserti. Forse nei loro lettini bianchi le due vecchie piangeranno per la prima volta di non poter lavorare. Forse la pił malata sarą gią morta, e la superstite, nella sua miseria, soffrirą sola.
LE BRICIOLE D'EPULONE.
Quei poveri spostati! Quegli infelicissimi che debbono vivere con una rendita insufficiente ai loro bisogni!
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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola 1883
pagine 181 |
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Novara Rosa Caterina Caterina Dio
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