Lo avesse pur voluto lui, c'era la seconda moglie che ci metteva riparo, perchè alla cassetta del banco voleva starci lei; era quello l'unico amore che l'aveva spinta nelle braccia magre del vecchio salumaio.
Allora il barocciaio sfogò contro la Cecchina tutta l'amarezza della sua delusione, e furono rampogne, busse, miserie d'ogni sorta, fino al giorno tremendo in cui la poveretta si vide portare a casa il marito moribondo sopra una barella.
- Aveva il viso, i capelli, il collo, tutti coperti di sangue, narrava la Cecchina; e non si capiva neppure dove fosse la ferita. Quando vidi quell'orrore, mi posi a gridare: "Madonna santa! com'è stato?" E gli uomini che lo avevano portato mi risposero: "È per quella strega bionda di Borgovico. Ha saputo che Ermanno il barcaiolo le bazzicava in casa, e ci andava dopo di lui; e lui, nell'uscire, lo ha aspettato alla porta, e quando l'ha visto venire, gli è balzato incontro colla sua frusta da carrettiere, gridando: - "Vai dentro se n'hai il cuore, che ti stacco il collo con questa corda, guarda!" Ma l'altro, che va sempre col coltello affilato in tasca, ha detto: "Serbala per le bestie la tua corda da frusta, villano: questo taglia meglio, per Dio santo!" E lo ha steso in terra d'un colpo".
La Cecchina abbassava la voce nel raccontare quelle infamie, e sopratutto le bestemmie, come se temesse che il Padre Eterno avesse a sentirla di lassù. Ma la zia Giuliana la interrogava con tanto cuore, che lei si faceva animo a raccontar tutto, e proseguiva:
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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola 1883
pagine 181 |
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