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      Anche il maestro, che aveva fatto l'acquisto, quando giunse a pranzo ricevette da tutta la famiglia in coro il grande annunzio, e sebbene rispondesse ridendo: "Li ho comperati io", dovette andar a vedere gli alari a posto nel camino spento, salvo ad ammirarli dopo pranzo nell'esercizio delle loro funzioni. Quel giorno il desinare fu corto. Tutti erano impazienti di dar fuoco alle legna. E la sera nessuno ebbe sonno, nessuno si tinse le mani, la signora Cavalletti non ebbe nulla da fare col fuoco, che crepitava allegro fra rami e ceppi solidamente sorretti dagli alari. Tutta la famiglia, raccolta intorno al camino, apprezzava la nuova agiatezza che s'era procurata, e ne godeva.
      - Era una spesa necessaria, diceva il capo di casa.
      - E ne avremo finchè vivremo noi, e poi li lasceremo ai nostri figli, soggiungeva la madre.
      - Così il caminetto fa buona figura, osservavano le ragazze, e se capitasse qualche amico, non si avrebbe a tremare di vedergli rovinare il focolare domestico sulle scarpe, per disgustarlo delle gioie della famiglia.
      E capitò infatti qualcheduno, e si fecero cuocere le castagne per festeggiare l'acquisto degli alari.
      Tutti si coricarono tardi, ben riscaldati e contenti; il fuoco, che era stato fino allora una fonte di lagnanze, di disturbi e di liti, divenne un elemento di benessere nelle serate d'inverno, e la famiglia Cavalletti, dopo l'acquisto degli alari, ebbe un desiderio di meno ed un piacere di più.
     
      L'inquilino del terzo piano era un romanziere; uomo d'ingegno, di spirito, colto, amabile, riesciva piacevolissimo in compagnia.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





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