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      - Questo gli risparmierà il fallimento; cosa vuoi farci? ci va del nostro onore.
      E lei rispose:
      - Ma sì; se è necessario daglieli pure, e qualche santo provvederà.
      E gli diedero le ventimila lire per salvare la loro riputazione di gente onesta.
      Ma non salvarono nulla, perchè il signor Teodoro, quand'ebbe i denari in mano, pensò a fare delle grandi speculazioni in America, e scappò laggiù lasciando qui tutt'i debiti. A Santhià non si parlava d'altro, e qui in casa si è fatto un gran piangere ed un gran vergognarsi. D'allora vostro padre, che era già sempre di poche parole, si è fatto così silenzioso, ed è divenuto più solitario e scontroso che non era prima; perchè gli pareva che la gente nel vederlo dicesse: "Eccolo il fratello del fallito". Dio, se ci ha patito! E la vostra povera mamma, - io le ho sapute da lei tutte queste cose, che mi voleva bene, e mi diceva tutto per isfogarsi, - non fu più lei dopo quel gran cruccio, e per la pena di veder suo marito umiliato a quel modo; si può dire che è stato quello il principio della sua malattia, povera donna, che Dio l'abbia in gloria. Ora sono due anni che il signor Teodoro è tornato dall'America con quel figliolino, che s'è rinforzato un po'; la moglie gli è morta laggiù in mezzo ai selvaggi; e lui ha girato un po' a Vercelli, un po' a Chivasso, un po' a Torino, ha finito di consumare quei pochi quattrini che aveva, ed ora è venuto a Santhià, e vorrebbe che il fratello si rimettesse a far interessi comuni con lui. Glielo ha fatto dire da varie persone, ma il babbo ha risposto che lui fa conto di non aver fratelli, dacchè quello che aveva non è più degno di portare il suo nome, per la cattiva azione che ha fatta.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





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