E così la mando a sua Maestà, fatta e disegnata di mia mano, nella quale è dipinto tutto il fine del ponente, pigliando da Irlanda all'austro insino al fin di Guinea, con tutte le isole che in tutto questo cammino giacciono, per fronte alle quali dritto per ponente giace dipinto il principio delle Indie con le isole e luoghi dove potete andare, e quanto dal Polo Artico vi potete discostare per la linea equinoziale, e per quanto spazio, cioè in quante leghe potete giungere a quei luoghi fertilissimi d'ogni sorte di spezieria, di gemme e pietre preziose. E non abbiate a maraviglia se io chiamo ponente il paese ove nasce la spezieria, la quale comunemente dicesi che nasce in levante, giacché coloro che navigheranno al ponente sempre troveranno detti luoghi in ponente, e quelli che andranno per terra al levante sempre troveranno detti luoghi in levante.
«Le linee dritte che giacciono al lungo in detta carta dimostrano la distanza che è dal ponente al levante; le altre, che sono per obliquo, dimostrano la distanza che è dalla tramontana al mezzogiorno. Ancora io dipinsi in detta carta molti luoghi nelle parti dell'India, dove si potrebbe andare avvenendo alcun caso di fortuna o di venti contrari, o qualunque altro caso che non si aspettasse che dovesse avvenire.
«E appresso, per darvi piena informazione di tutti quei luoghi i quali desiderate molto conoscere, sappiate che in tutte quelle isole non abitano nè praticano altri che mercatanti, avvertendovi quivi essere così gran quantità di navi e di marinai con mercatanzie come in ogni altra parte del mondo, specialmente in un porto nobilissimo, chiamato Zaiton, dove caricano e discaricano ogni anno cento navi grosse di pepe, oltre alle molte altre navi che caricano altre spezierie.
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