E nel capo della Virga e per quel paese dicesi che furono vedute una volta alcune almadie, o barche con capanne, le quali credesi che attraversando da un'isola all'altra, fossero dalla forza dei tempi distolte dal loro cammino.
Nè solamente allora vi erano cosiffatti indizi, i quali apparivano ragionevoli in qualche modo, ma non mancava appresso chi gli dicesse aver vedute alcune isole, tra i quali fu un Antonio Leme, maritato nell'isola della Madera, il quale gli disse che, avendo una fiata corso con una sua caravella buona pezza verso ponente, aveva veduto tre isole. A costoro egli non dava fede, perché dalle sue parole e relazioni conosceva che non avevano ancora navigato per cento leghe verso ponente e che erano stati ingannati da certi scogli, credendo che fossero isole, o che per avventura erano di quelle cuore che van sopra l'acqua, dette dai marinai aguade, delle quali anco Plinio fa menzione al capitolo 97° del II libro della Naturale sua istoria, dicendo che nelle parti settentrionali il mare scopriva alcune terre, nelle quali sono alberi di molto grosse radici, le quali terre son portate insieme coi tronconi, quasi come zattere, o isole, sopra l'acqua. Delle quali isole cosiffatte volendo Seneca render la ragion naturale, dice nel terzo libro dei Naturali esserci proprietà di pietre tanto spugnose e leggere che le isole che di quelle nell'India si fanno, vanno sopra l'acqua nuotando. Di modo che, quantunque fosse vero che detto Antonio Leme avesse veduto alcuna isola, pareva all'Ammiraglio che non poteva essere altra che alcuna delle sopraddette: come si presume che fossero quelle che si dicono di San Brandano, dove si racconta essere state vedute molte maraviglie.
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