Partito adunque l'Ammiraglio da Palos per le Canarie, il dì seguente, che fu di sabato, ai 3 di agosto, ad una delle caravelle della compagnia, chiamata la Pinta, saltarono fuori le fencine del timone; e, poiché per cotal difetto quelli che vi navigavano erano costretti ad ammainar le vele, tosto l'Ammiraglio le si accostò, benché per la forza del tempo non potesse darle soccorso, ma tale è il costume dei capitani in mare, per dare animo a coloro che alcun danno patiscono. Il che fece egli tanto più prontamente, perché dubitava cotal caso essere avvenuto per astuzia o malignità del padrone, credendosi in cotal modo di liberarsi da quel viaggio, sì come avanti la partita tentò di fare: ma, essendo il Pinzon, capitano di detto naviglio, uomo pratico e destro marinaro, apprestò con alcune funi cosiffatto rimedio, che potettero seguire il loro cammino, fin che il martedì seguente con la forza del tempo si ruppero dette funi, e fu necessario che tutti ammainassero per tornare a rimediarvi. Dal qual disordine e disavventura avvenuta a quella caravella nel perdere due volte il timone nel principio del suo cammino, chi fosse stato superstizioso avrebbe potuto congetturare la disubbidienza e contumacia ch'essa usò poi contro l'Ammiraglio, allontanandosi due altre volte da lui per malignità di detto Pinzón, come più oltre si narrerà.
Ritornando adunque a quello ch'io raccontavo, dico che procacciarono allora di rimediarvi il meglio che potettero per giungere almeno alle Canarie, le quali scopersero tutti tre i navigli il giovedì ai 9 d'agosto sull'alba, ma, per il vento contrario e per le calme non fu loro concesso né quel dì, né i due seguenti di prender terra nella gran Canaria, a cui erano già molto vicini.
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