Ma i Cristiani non vollero accettar l'invito, se non tornavano prima ai navigli riportando novella che la terra era molto amena e copiosa dei loro cibi, e che la gente era molto più bianca e più bella di quanta fino allora avevano veduta per tutte le altre isole, e che era trattabile, e di buonissima conversazione: e dicevano che la terra ove si raccoglieva l'oro giaceva più oltre al levante.
L'Ammiraglio, ciò inteso, fece tosto spiegar le vele, ancorché i tempi fossero molto contrari, onde la domenica seguente ai 16 di dicembre, volteggiando tra la Spagnola e la Tortuga, trovò un Indiano solo, e una piccola canoa, la quale essi stupivano che dal mare non fosse ingoiata, tanto erano il vento e le onde. Raccoltolo adunque nella nave, lo menò alla Spagnola e lo mandò in terra con molti doni: il quale riferì agli Indiani le carezze che gli erano state fatte, e disse loro tanto bene dei Cristiani, che di subito vennero molti alla nave: ma non portavano cosa di valuta, eccetto alcuni granelli d'oro appiccati alle orecchie ed ai fori del naso, ed essendo ricercati di qual parte avessero quell'oro, accennavano che più in su ve n'era gran copia.
Poi il dì seguente venne una gran canoa dall'isola Tortuga, vicina al luogo dove l'Ammiraglio era sorto, con 40 uomini, in tempo che il cacico, o signore di quel porto della Spagnola, era nella spiaggia con la sua gente barattando una foglia d'oro ch'egli aveva portata; e quando egli e i suoi videro la canoa, si misero tutti a sedere in terra in segno che non volevano combattere: e allora quasi tutti quelli della nave smontarono con animo in terra: contro i quali il cacico della Spagnola si levò solo, e con parole di minaccia li fece tornare alle loro canoe.
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