«Senza dubbio sarebbe piaciuto molto alle Altezze vostre il vedere la gravità sua, e il rispetto che i suoi gli portavano, ancorché tutti vadano nudi. Il quale, tosto che entrò nella nave e seppe che io ero sotto il castello di poppa che desinavo, mi colse all'improvviso, e venne a sedere presso di me, senza darmi tempo che io gli andassi incontro, né mi levassi da mensa. E quando egli entrò sotto il castello, accennò che tutti rimanessero di fuori: e così fecero con fretta e riverenza grandissima, ponendosi a sedere tutti sotto la coperta, eccetto due uomini di matura età, ch'io giudicai che fossero suoi consiglieri, i quali sedettero ai suoi piedi. Dicevasi che questi era il cacico, e io, credendo ch'ei dovesse mangiare, ordinai che gli fosse portato da mangiare dei cibi ch'io mangiava: e così presero di ogni cosa, quasi come si prende per far la credenza: il resto mandarono ai suoi, che mangiarono tutti di ciò. Parimenti avvenne del bere, che solamente l'accostarono alla bocca e poi lo dettero agli altri. E tutti stavano con una gravità maravigliosa; e poche parole dicevano: e quelle che dicevano, secondo ch'io potei comprendere, erano molto riposate e gravi. Quei due riguardavano a questo re la bocca, e parlavano per lui, e con lui. Poscia con molta riverenza, dopo aver mangiato, un suo gentiluomo gli portò una cinta, simile a quelle di Castiglia nella fattura, salvo che di un'altra opera, la quale egli tolse in mano, e a me la donò con due pezzi d'oro lavorato molto sottili.
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Altezze Castiglia
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