Di terra vennero anche i marinai dicendo che da altri luoghi concorrevano molti Indiani alla popolazione, i quali portavano molte cose d'oro e le donavano per stringhe e per altre simili cose di poco valore, offrendosi di portarne molto più, se i Cristiani volessero. Il che veduto dal gran cacico piacere all'Ammiraglio, gli disse che egli ne avrebbe fatto portare gran quantità da Cibao, luogo dove più oro si ritrovava.
E così, smontato in terra, invitò l'Ammiraglio a mangiar agis e casabiche, che è il loro principal cibo, e gli donò alcune maschere con gli occhi e con le orecchie grandi d'oro, e altre cose belle che s'appiccicavano al collo. Poscia dolendosi dei Caribi i quali facevano i suoi schiavi e li portavano via per mangiarseli, si confortò molto quando l'Ammiraglio, consolandolo, gli mostrò le nostre armi dicendo che con quelle lo avrebbe difeso. E molto si stupì vedendo la nostra artiglieria, la quale porgeva loro tanto spavento che cadevano in terra come morti, quando ne sentivano il tuono.
Pertanto, avendo l'Ammiraglio trovato in quella gente tanto amore e sì gran mostre d'oro, quasi si scordò il dolore della perdita della nave, parendogli che Dio avesse permesso così affinché egli fermasse qui abitazioni e vi lasciasse Cristiani i quali trafficassero e s'informassero del paese e della gente, apprendendo quella lingua e tenendo pratica con quel popolo, per modo che, quando egli vi tornasse di Castiglia con soccorsi, avesse chi lo guidasse in tutto quello che per la popolazione e dominio della terra facesse allora bisogno.
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