Quella notte poi giunse un gentiluomo del re all'Ammiraglio dicendogli per nome suo che se gli piacesse andare per terra in Castiglia, lo avrebbe accompagnato e fattolo alloggiare dappertutto e dargli tutto quello che gli facesse bisogno fino ai confini del Portogallo.
CAPITOLO XLI
Come l'Ammiraglio si partì da Lisbona per venire in Castiglia per mare.
Poscia il mercoledì ai 13 di marzo a due ore di giorno l'Ammiraglio fece vela per andare in Siviglia; e il venerdì seguente a mezzodì entrò in Saltes e sorse dentro al porto di Palos donde era partito ai 3 d'agosto dell'anno 1492 cioè sette mesi e undici giorni avanti. Quivi fu da tutto il popolo con processione ricevuto, rendendo grazie a nostro Signore per così grande grazia e vittoria, dalla quale tanto accrescimento si aspettava, sì per la cristiana religione come per lo stato dei Re Cattolici, facendo tutti quei popolani gran conto che l'Ammiraglio, quando partì, avesse fatto vela in quel luogo e che la maggiore e più nobile parte della gente ch'egli aveva seco condotta fosse uscita di quella terra; quantunque molti di loro per colpa del Pinzón avessero usata qualche perfidia e disobbedienza.
E avvenne appunto che quando l'Ammiraglio fu giunto a Palos, il Pinzón era capitato in Galizia, e voleva andare personalmente a Barcellona a dare la nuova del successo ai Re Cattolici, i quali gli mandarono a far intendere ch'egli non vi andasse se non con l'Ammiraglio con cui egli s'era inviato allo scoprimento: di che egli ebbe tanto cordoglio e sdegno, che se n'andò alla sua patria indisposto, dove in pochi giorni si morì di dolore.
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