E giunse poi all'isola che chiamò San Giovanni Battista e dagl'Indiani è detta Borichen, e in un canale di quella all'occidente sorse l'armata, ove presero molte sorta di pesci, cioè cefali, sfoglie, sardelle, lasche; e videro falconi, e viti selvatiche. E più verso levante andarono alcuni Cristiani a certe case ben fabbricate, secondo il loro costume; le quali avevano la piazza e l'uscita verso il mare, e la strada molto larga con torri di canne dall'una parte e dall'altra, e l'alto era tessuto con bellissimi lavori di verdure, come in Valenza si vedono i giardini; e nell'ultima verso il mare era un palco, sopra il quale potevano stare 10 o 12 persone, alto e ben lavorato.
CAPITOLO XLVIII
Come l'Ammiraglio giunse alla Spagnola, ove intese la morte dei Cristiani.
Il venerdì ai 22 di novembre giunse l'Ammiraglio dalla parte di settentrione alla Spagnola, e subito mandò in terra da Samaná uno degl'Indiani che di Castiglia menava, natìo di quella provincia e già convertito alla nostra santa fede, il quale si offerse di ridurre tutti gl'Indiani al servizio e pace dei Cristiani. E seguendo l'Ammiraglio il suo cammino verso la Villa del Natale, giunto che fu al capo dell'Angelo, vennero alcuni Indiani ai navigli con desiderio di barattare alcune cose coi Cristiani, e passando a dar fondo al porto di monte Cristo, una barca che andò a terra presso ad un fiume trovò due uomini morti, l'uno che pareva giovane e l'altro vecchio, che aveva una fune di sparto (questa è un'erba) al collo, e distese le braccia, e legate le mani ad un legno in forma di croce; né però si potè ben conoscere se fossero Indiani o Cristiani; e ne presero malaugurio.
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