CAPITOLO LXXVII
Come i tre navigli che l'Ammiraglio mandò dalle Canarie capitarono ove era tale sollevazione.
Or che abbiamo detto dell'arrivo dei due navigli che l'Ammiraglio mandò di Castiglia alla Spagnola, sarà bene che diciamo dei tre, che da lui partirono alle Canarie, i quali seguirono il loro viaggio con buon tempo, finché giunsero alle isole dei Caribi, le quali sono le prime che i naviganti, per andare al porto di S. Domingo, trovano sulla strada. E non sapendo allora bene i piloti il navigare che fra quelle ora si costuma, avvenne che per disgrazia non seppero trovare quel porto, e che furono dalle correnti portati tanto in giù all'occidente che giunsero alla provincia di Suragna, dove erano i sollevati: i quali tosto che intesero che quei navigli venivano fuori di strada e non sapevano cosa alcuna del loro sollevamento, tacitamente alcuni di loro montarono in detti navigli, fingendo d'essere in quelle parti per commissione del prefetto, per provvedersi meglio di vettovaglie e per tenere in pace e in soggezione quel paese. Ma perché è molto agevole palesarsi il secreto di cui molti partecipano, subito Alfonso Sanchez di Carvagial, ch'era il più pratico dei capitani di quei navigli, accortosi della ribellione e discordia, cominciò a trattar la pace con Orlando, pensando di ridurlo all'obbedienza del prefetto. Ma la conversazione e la domestichezza che tutti loro avevano già presa coi navigli fu causa che le sue persuasioni non facessero l'effetto che egli desiderava perché Orlando aveva segretamente avuta la parola da molti di quelli che di nuovo eran venuti di Castiglia, che sarebbero restati in sua compagnia, e con tale vantaggio cercava di farsi maggiore.
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