La quinta, perché avendo indizi che quella gente che con Giovanni Antonio aveva a smontare in terra per andare a San Domingo era per passarsene ai sollevati, non doveva lasciarli smontare, ovvero, quando già era passata a loro, doveva esser più sollecito in procacciar di riacquistarla. La sesta, perché andava disseminando che egli era ito alle Indie per compagnia dell'Ammiraglio e acciò che senza lui non si facesse cosa alcuna, per paura che in Castiglia si aveva che l'Ammiraglio commettesse alcun fallo. La settima, perché l'Orlando aveva scritto all'Ammiraglio, a mezzo dello stesso Carvagial, che egli per suo consiglio era andato con la sua gente a San Domingo per trovarsi più vicino, per trattar d'accordo, quando l'Ammiraglio fosse alla Spagnola arrivato e che, non conformandosi, giunto lui, i fatti con la sua lettera, pareva che piuttosto l'avesse provocato a venir là acciò che, se l'Ammiraglio fosse tardato, oppure non fosse venuto, avesse egli potuto, come compagno dell'Ammiraglio, e l'Orlando, come giudice, governare l'isola a dispetto del prefetto. L'ottava, perché allorché gli altri due capitani vennero per mare con le dette tre caravelle, ed egli venne per terra a San Domingo, gli ammutinati mandarono in sua guardia e compagnia uno dei principali, chiamato Gamiz, ch'era stato due dì e due notti con lui nel suo naviglio il quale l'accompagnò fin 6 leghe discosto da San Domingo. La nona, perché scriveva ai ribelli, quando vennero al Bonao, e mandava loro molti presenti e rinfrescamenti.
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