E di subito ai 8 d'ottobre comandò che partissero per Castiglia 5 navigli, per i quali faceva intendere ai Re Cattolici molto particolarmente quel che passava, dicendo aver quei navigli trattenuti fino allora dopo il suo arrivo, credendo che l'Orlando e la sua gente volessero andar con essi, come prima avevano pubblicato, e che gli altri tre, i quali egli aveva seco tenuti, li faceva mettere ad ordine affinché il prefetto partisse tosto con quelli a seguire lo scoprimento della terraferma di Paria e a mettere in ordine la pesca e il riscatto delle perle, la cui mostra mandava loro per Arogial.
CAPITOLO LXXIX
Come l'Orlando andò a trovar l'Ammiraglio e non venne ad alcun accordo con lui.
Ricevuta dall'Orlando la lettera che l'Ammiraglio mandò, rispose il terzo dì mostrando voglia di fare tutto quello che gli comandava: ma perché la sua gente non gli consentiva che andasse a trovarlo senza salvacondotto, supplicava glielo mandasse, conforme alla minuta ch'ei gli mandava sottoscritta da lui e confermata dai principali che erano presso di lui. Il qual salvacondotto gli fu subito mandato dall'Ammiraglio ai 26 d'ottobre; e l'Orlando, avutolo, venne tosto, ancorché più con intenzione di sviare alcuno che di venire ad alcuna conclusione, per quanto si conobbe dalle cose disoneste che egli domandò. Perché si tornò indietro senza fermare altro accordo, dicendo ch'egli avrebbe riferito il tutto alla sua compagnia e conforme a quello che deliberassero avrebbero scritto; e, acciò che vi fosse alcuno che per parte dell'Ammiraglio trattasse e fermasse quel che fosse deliberato, andò con lui un maggiordomo dell'Ammiraglio, chiamato [Diego di] Salamanca.
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