Ma siccome egli è difficil cosa sradicare il loglio sì che non torni più a germogliare, così la gente mal abituata non può lasciar di ricadere nei suoi errori, come avvenne ad una parte dei sollevati indi a pochi dì che fu l'Ojeda partito. Perché essendo un D. Fernando di Ghevara, come sedizioso, in disgrazia dell'Ammiraglio, e congiuntosi con l'Ojeda, per le sue colpe portando odio all'Orlando perché non gli aveva lasciata prendere per moglie una figliuola di Canua, ch'era la principale regina di Suragna, cominciò a radunare molti congiurati, per farlo prigione e per succedergli nel mal fare; e specialmente incitò un Adriano [Muxica], uno dei principali, con altri due uomini di mala vita, i quali a mezzo il mese di luglio dell'anno 1500 avevano ordinata la prigionia o morte dell'Orlando. Il quale stando molto avvertito, poiché intese il trattato, s'adoprò così bene che imprigionò il suddetto D. Fernando, e l'Adriano, coi principali della sua parte: e, mandato a fare intendere all'Ammiraglio quel che passava, domandando ciò che gli piaceva che di loro si facesse, ebbe risposta che posto che senza cagione avevano tentato di mettere a rumore la terra (poiché, se non si dava loro alcun castigo, sarebbero stati causa della distruzione del tutto), dovesse farne giustizia degna dei loro delitti e quel che le leggi ordinavano. Il che il giudice mandò tosto ad effetto; e così, formato processo contro di loro, impiccò l'Adriano come autore principal capo della congiura, e ne bandì alcuni altri, secondo le colpe loro, e tenne in prigione don Fernando, finché ai 13 di giugno lo consegnò con altri prigioni a Consalvo Bianco, affinché li menasse alla Vega dove l'Ammiraglio era.
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