Con tal castigo s'acquetò il paese, e gl'Indiani tornarono all'obbedienza e al servigio dei Cristiani, e le miniere dell'oro si scoprirono in tanta copia che ciascuno lasciava il soldo reale e si ritirava a vivere da sé, dandosi a cavare oro a sue spese industriosamente, assegnando ai Re la terza parte di quel che trovava. Il che tanto crebbe, che tal fu il quale raccolse in un dì 5 marche di grani d'oro assai grossi, fra i quali ve ne fu alcuno che passò 196 ducati di peso: e gl'Indiani stavano obbedienti e con gran paura dell'Ammiraglio, e sì desiderosi di contentarlo che, pensando fargli alcun servizio, volentieri si facevano Cristiani: e se alcun principale di loro aveva a comparirgli davanti, procacciava di andar vestito.
Quindi per maggior quiete l'Ammiraglio deliberò di visitare l'isola in persona: e così il mercoledì ai 20 di febbraio del 1499 partirono egli e il prefetto da San Domingo e giunsero all'Isabella ai 19 di marzo; e dall'Isabella ai 5 d'aprile partirono per la Concezione, ove giunsero il martedì seguente. E quindi il venerdì ai 7 di giugno il Prefetto partì per Suragna.
«Il giorno poi di Natale del 1499 avendomi tutto il mondo abbandonato, fui assalito con guerra da Indiani e dai cattivi Cristiani: ond'io giunsi a tanto estremo, che, per fuggir la morte, lasciata ogni cosa, me n'andai in mare con una piccola caravella. Mi soccorse allora nostro Signore, dicendomi, O uomo di poca fede, non aver paura, io sono. E così disperse i miei nemici, e mi mostrò come egli poteva adempire le mie offerte.
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