V'erano medesimamente molti leopardi, cervi e guazele, e di quei pesci ancora che vi sono, ve ne ha molti i quali in Castiglia non sono.
La gente di questo paese è quasi della disposizione delle altre isole, senonché non hanno le fronti larghe come quelli, né mostrano di aver fede alcuna. Sono tra loro diverse lingue, e tutti per lo più vanno nudi; portano nondimeno coperte le loro parti vergognose. Alcuni usano certe camiciuole come quelle che usiamo noi, lunghe e fino al bellico, e senza maniche. Portano le braccia e il corpo lavorati di lavori moreschi, fatti col fuoco, i quali li fanno parere strani: e alcuni portano dipinti i leoni, altri cervi, e altri castelli turriti, e altri diverse figure. Portano in vece di berretta i più nobili alcuni facciuoli di bambagia bianchi, e rossi, e ad alcuni pendono dalla fronte alcuni fiocchi di capelli. Ma se si adornano per alcuna festa, tingonsi la faccia di negro, altri di rosso, altri si fanno linee sul volto di varii colori, e altri hanno il becco di struzzo, e altri si fanno negri gli occhi: e così si adornano per parer belli, ove veramente paiono diavoli.
CAPITOLO XCI
Come l'Ammiraglio passò la costa dell'Orecchia per il capo di Grazie a Dio, e giunse a Cariai, e quel che quivi fece e si vide.
Per la sopraddetta costa dell'Orecchia navigò l'Ammiraglio verso oriente al capo di Grazie a Dio, il quale fu così nominato perché, non essendo dalla punta delle Casine ad esso più di 60 leghe, si travagliò per la contrarietà dei venti e delle correnti alla bolina 70 dì in camminarle, uscendo di un bordo verso il mare e volgendo d'un altro verso terra, spesso guadagnando col vento e spesso perdendo, secondo ch'esso era a noi o liberale di sé, o scarso nelle volte che si facevano.
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