Con così fatta risposta tornò il detto Pietro di Ledesma alla barca che lo aspettava e quindi ai navigli, ove narrò all'Ammiraglio quel che passava.
CAPITOLO C
Come l'Ammiraglio raccolse la gente che lasciava in Betlem, e poi traversammo a Giamaica.
Quando l'Ammiraglio intese la rotta, il tumulto, e la disperazione della gente, deliberò di aspettarli per raccoglierli, benché non senza gran pericolo, perché aveva i suoi navigli nella spiaggia, e senza alcun riparo né speranza di salvare sé né loro se il tempo fosse peggiorato. Ma piacque a nostro Signore che nel termine di 8 dì che vi stette, a beneficio dei provesi, bonacciò di tal maniera il tempo che quelli di terra con la loro barca e con grosse canoe bene in ordine, l'una legata con l'altra perché non si travolgessero, potettero cominciare a raccogliere le loro robe, e procacciando ognuno di non essere degli ultimi, usarono tanta fretta che in due dì non rimase cosa alcuna in terra se non il vaso del naviglio, il quale per cagion delle biscie era innavigabile.
E così, con molta allegrezza di vederci tutti insieme, facemmo vela, prendendo la via del levante per la costa in su di quella terra, perché, ancorché a tutti i piloti paresse che prendendo la via di tramontana potessimo ritornare a San Domingo, solo l'Ammiraglio e il Prefetto suo fratello conoscevano che era necessario ascendere un buon pezzo per la costa in su, avanti che si attraversasse il golfo, che giace fra la terraferma e la Spagnola: di che era assai scontenta la nostra gente, parendole che l'Ammiraglio volesse tornare per dritta via in Castiglia senza navigli, né vettovaglie, che bastassero per il viaggio.
| |
Pietro Ledesma Ammiraglio Ammiraglio Betlem Giamaica Ammiraglio San Domingo Ammiraglio Prefetto Spagnola Ammiraglio Castiglia
|