Così camminando essi fino alla punta orientale di Giamaica, col primo buon tempo e calma si posero al passaggio della Spagnola, menando seco in ogni canoa alcuni Indiani che vogassero. Ma perché i tempi non erano ben fermati, e avevano troppo cariche le canoe, e camminavano poco, non essendo ancora quattro leghe in mare si voltò loro il vento contro, con tanta loro paura che deliberarono di voltarsi a Giamaica. E non essendo essi destri in governare le canoe, avvenne che entrò un poco d'acqua sopra il bordo, onde presero per rimedio alleggerirle, gittando all'acqua quel che portavano, di modo che non rimase loro altro che l'arma, e tanto da mangiare che bastasse loro per la volta. Ma, rinfrescando il vento, e parendo loro d'essere in qualche pericolo, per più alleggerirle deliberarono di gettare gl'Indiani in mare, ammazzandoli a coltellate, il che essi eseguirono contro alcuni, e ad altri i quali per paura della morte, confidati nel saper nuotare, s'erano gettati in acqua, e già molto stanchi voleva attaccarsi al bordo delle canoe per respirare alquanto, tagliavano le mani, e davano loro altre percosse: di modo che ne ammazzarono 18, non ne lasciando vivi se non alcuni i quali governassero le canoe, perché essi non sapevano governarle. E veramente, se quel bisogno ch'avevano di loro non li costringeva, avrebbero dato interamente effetto alla maggiore crudeltà che pensar si può, non lasciando uomo di loro vivo, in premio di averli tratti, con inganno e con preghi per servirsi di loro, a così importante viaggio.
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