Così, tenendo essi quasi oramai per certo che non dovesse loro alcun soccorso venire, un maestro Bernardo, speziale valenziano, e due compagni chiamati Zamora l'uno e Villatoro l'altro, con la maggior parte di quelli che erano rimasti ammalati, segretamente fecero un'altra congiura per fare il medesimo che i primi. Ma vedendo nostro Signore il gran pericolo che all'Ammiraglio soprastava da questa seconda sedizione, gli piacque di rimediarvi con la venuta di un caravellone, il quale mandava il governatore della Spagnola. Giunse questo legno un giorno sul tardi presso ai navigli annegati, e il capitano di quello, chiamato Diego di Escobar, venne con la sua barca a visitar l'Ammiraglio dicendo che il commendator maggiore, il qual prima era di Larés, e governatore della Spagnola, si raccomandava a lui molto; e perché non gli si poteva mandar sì tosto naviglio che bastasse per condurre via tutta quella gente, aveva mandato lui a visitarlo in suo nome: e, presentatogli un barile di vino e una mezzena di porco salata, se ne tornò alla sua caravella, e, senza pigliar lettere di alcuno, partì quella stessa notte.
Della cui venuta molto consolata, la gente dissimulò il trattato ordinato, quantunque sospettassero, e si maravigliassero, vedendo con quanta prestezza e segretezza era ripartito il detto caravellone, e credessero ancora che facilmente il commendatore maggiore non voleva che l'Ammiraglio passasse alla Spagnola. Il quale, di ciò accorgendosi, disse loro aver così ordinato perché non voleva quindi partire senza menarli via tutti, al che fare non bastava quella caravella, né voleva che del suo fermarsi seguissero altre pratiche o inconvenienti per cagione dei sollevati.
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