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      Reazioni: intorbida l'acqua di calce o di barite formando i rispettivi carbonati insolubili che si sciolgono in un eccesso d'anidride carbonica e si trasformano in bicarbonati solubili. La potassa e la soda assorbono l'anidride carbonica, formandosi i carbonati relativi.
      L'idrogeno trovasi nell'intestino in seguito alla ingestione di metalli ed alla fermentazione pel bacillus butilicus.
      § 2° Acidi -Acidi: carbonico, fosforico, solforico, cloridrico, fluoridico, silicico: questi acidi non trovansi liberi, nell'organismo ma combinati a basi, formando sali: si faccia però eccezione dell'acido cloridrico, dell'acido carbonico e del silicico che trovasi anche libero in quantità minima nel sangue nella saliva, nell'urina, negli escrementi, nella bile, nelle ossa.
      L'acido cloridrico esiste nel succo gastrico nella proporzione dell'1 per mille sia libero sia in combinazione colla pepsina formando idroclorato di pepsina ovvero un acido idrocloropepsico.
      Secondo Heidenhaim l'HCl tramuta il secreto delle glandole piloriche, sostanza pepsinogena, in vera pepsina.
      Reazioni: Per riconoscere la presenza nel succo gastrico dell'acido cloridrico, come diremo con maggiori particolari in seguito, s'impiegano delle sostanze coloranti come il violetto di metile, la tropeolina, la floroglucina, il verde brillante, la vaniglina che lo svelano col mutamento di colore, però queste reazioni possono essere mascherate dalla presenza degli albuminoidi e dei peptoni.
      Si può ancora trattare il succo gastrico con acqua ed etere: l'acqua fissa l'acido cloridrico, l'etere fissa tutti gli acidi organici: questo è detto: metodo del coefficiente di partizione.


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80

   





Acidi Heidenhaim