Dopo 24 ore si raccoglie il precipitato, si filtra e si pesa.
Possono variarsi molto le soluzioni titolate di cloruro di bario: normalmente s'usa di sciogliere in un recipiente di vetro 24,4 gr. di cloruro di bario in tanto di acqua da raggiungere il volume di 100 c.c.
Con questa soluzione s'ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,008 gr. di acido solforico. Per aver dunque una determinazione esattissima dei solfati si adopera questa soluzione titolata e la buretta di Mohr, che è un tubo cilindrico graduato fornito all'estremità inferiore di un rubinetto a vetro o di una pinzetta a pressione. Nel praticare l'analisi si riempie tutta la buretta del reattivo, che si fa cadere a poco a poco nell'urina.
Completata la reazione il volume del reattivo impiegato è indicato dalla scala di graduazione.
L'acido solforico trovasi nell'urina combinato per 9/10 al sodio al potassio e per 1/10 al fenolo, scatolo indolo allo stato di fenolsolfati, scatolsolfati, indosolfati alcalini cioè allo stato di sali solfoconiugati.
Fosfati.
I fosfati terrosi, come ho detto anche altrove, son tenuti sciolti dall'anidride carbonica e dal fosfato acido di sodio: epperò talvolta precipitano col semplice riscaldamento.
Per farli precipitare completamente s'aggiunga della potassa o dell'ammoniaca e si riscalda.
Per far precipitare i fosfati alcalini si adopera la soluzione ammonico-magnesiaca, che li precipita allo stato di fosfato ammonico-bimagnesiaco.
I sali di uranio precipitano i fosfati allo stato di fosfato di uranio, giallo, solubile negli acidi minerali.
| |
Mohr
|