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      Si faccia una soluzione di 22 gr. di acetato d'uranio, in acqua leggermente acidulata con acido acetico, in tanta quantità che la soluzione vada a 1000 c.c.
      Si pongano 50 c.c. d'urina in un recipiente e vi si versi la soluzione di sal d'uranio; si ha un precipitato giallo più o meno abbondante che si filtra, si dissecca e si pesa.
      Per potersi servire della soluzione di acetato di uranio come liquido titolato dosimetrico si fa uso di una soluzione di ferrocianuro di potassio-prussiato giallo - in acqua distillata, al 5 per cento. Il ferrocianuro di potassio sorveglia che non si ecceda nell'aggiungere sal d'uranio, perchè immergendo di tanto in tanto in tanto nella soluzione di ferrocianuro una bacchetta di vetro bagnata nell'urina, l'eccesso viene subito svelato dal prodursi d'un colore rosso-bruno (ferrocianuro di uranio).
      Si adopera la buretta di Mohr o un bicchiere graduato; si legge sulla graduazione il numero dei c.c. di soluzione d'uranio occorsa: ad ogni centimetro cubico corrispondono gr. 0,00413 d'acido fosforico.
      Facendo la soluzione d'ossido giallo d'uranio gr. 20,3 in acido acetico e poi portando questa con aggiunta d'acqua distillata al volume di 1000 c.c. si ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,005 di acido fosforico.
      È ben evidente che si ricorderà di ridurre questa quantità in rapporto ai centimetri cubici d'urina impiegata.
      Carbonati.
      Si riconoscono nell'urina i carbonati dalla effervescenza cogli acidi. Prima, però, bisogna riscaldare l'urina per liberarla dell'anidride carbonica in parte sciolta in essa e in parte combinata labilmente ai fosfati.


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80

   





Mohr