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      Questo, posto in una soluzione di alcool e d'acido solforico, la colora, a caldo, in verde smeraldo.
      Per riconoscere i pigmenti biliari nell'urina può usarsi il metodo di Hathrein che è semplicissimo: egli aggiunge all'urina riscaldata della tintura di iodo, la quale dà una colorazione verde, nel caso che vi sia della bile.
      Biliverdina. La bile, estratta da un animale morto da qualche tempo, è colorata in verde: questa colorazione le è data dalla biliverdina che vien dalla ossidazione della bilirubina. Differisce da questa perchè incristallizzabile: è insolubile nell'acqua, nell'etere, nel cloroformio, è solubile nell'alcool.
      Risponde alle reazioni della bilirubina: è trasformato dall'idrogeno nascente in idrobiliverdina.
      Altri pigmenti biliari son la bilifuscina, la biliprasina, la bilicianina, la biliumina.
      La prima è un prodotto di idratazione della bilifuscina, la seconda è un prodotto di idratazione della biliverdina, mercè due molecole d'acqua. Staedeler ha descritto un altra pigmento-bilumina.
      Credo utile raggruppare i principali pigmenti biliari in un quadro che ne segua l'origine e lo sviluppo:
      2(C96H51N6Fe5O18)+ 6HO = 6(C32H18N2O6)+ 6FeOematina bilirubina
      C32H48N2O6 + (H2O + 3O) = C32H20N2O10
      bilirubina biliverdinaC32H48N2O6 + (H2O + O) = C32H20N2O8
      bilirubina bilifuscinaC32H20N2O10 + (H2O + O) = C32H22N2O12
      bilifuscina biliprasina


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80

   





Hathrein