I quali s'accordorono insieme, e ruppono il popolo; e lui presono e misono in una citerna, e quivi si morì.
I Guelfi d'Arezo stimolati dalla Parte guelfa di Firenze di cercare di pigliare la signoria, ma o che fare non lo sapessono, o non potessono, i Ghibellini se ne advidono, e cacciaronli fuori. I quali vennono a Firenze a dolersi de' loro adversari: coloro che li aveano consigliati, gli ritennono, e presongli aiutare. I Ghibellini, né per ambasciate né per minaccie avessono da Firenze, non li accettorono; e richiesono gli Uberti, Pazi di Valdarno e Ubertini, e 'l Vescovo, che sapea meglio gli ufici della guerra che della Chiesa, il quale era de' Pazi, uomo superbo e di grande animo. Era prima scaduta una differenzia tra lui e' Sanesi per uno suo castello gli avean tolto, la quale era rimessa nella Parte guelfa di Firenze; e volendo la parte aiutare i Sanesi e gli usciti d'Arezo, nimicando il Vescovo, ingenerò gran discordia tra i Fiorentini e 'l Vescovo e i Ghibellini. Per che ne seguì la terza guerra de' Fiorentini in Toscana, nel 1289.
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Disposizioni e preparativi alla guerra dall'una parte e dall'altra (1289).
I Guelfi fiorentini e potenti aveano gran voglia andare a oste ad Arezo: ma a molti altri, popolani, non parea; sì perché diceano la impresa non esser giusta, e per sdegno aveano con loro degli ufici. Pur presono a soldo uno capitano, chiamato messer Baldovino di Soppino, con CCCC cavalli: ma il Papa lo ritenne, e però non venne.
Gli Aretini richiesono molti nobili e potenti Ghibellini di Romagna, della Marca, e da Orvieto: e mostravano gran francheza di volere la battaglia, e acconciavansi a difendere la loro città, e di prendere il vantaggio a' passi.
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