Dopo poco tempo i Fiorentini rimandorono gente d'arme a Arezo, e posonvi campo; e andoronvi due de' Priori. E il dì di San Giovanni vi feciono correre un palio; e conbatterono la terra, e arsono ciò che trovorono in quel contado. Dipoi andorono a Bibbiena, e quella presono e disfeciono le mura. Molto furono biasimati quelli due di tale andata, cioè de' Priori, perché non era loro uficio, ma di gentili uomini usi alla guerra. Di poi se ne tornorono con poco frutto; perché assai vi si consumò, con affanni di persone.
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Malumore in Firenze tra Popolo e Grandi. Il Gonfaloniere di Giustizia e gli Ordinamenti di Giustizia (1289 - 1293).
Ritornati i cittadini in Firenze, si resse il popolo alquanti anni in grande e potente stato; ma i nobili e grandi cittadini insuperbiti faceano molte ingiurie a' popolani, con batterli e con altre villanie. Onde molti buoni cittadini popolani e mercatanti, tra' quali fu un grande e potente cittadino (savio, valente e buono uomo, chiamato Giano della Bella, assai animoso e di buona stirpe, a cui dispiaceano queste ingiurie) se ne fe' capo e guida, e con l'aiuto del popolo (essendo nuovamente eletto de' Signori che entrarono a dì XV di febbraio 1292), e co' suoi compagni, afforzorono il popolo. E al loro uficio de' Priori aggiunsono uno con la medesima balìa che gli altri, il quale chiamorono Gonfaloniere di Giustizia (Baldo Ruffoli per Sesto di Porta Duomo), a cui fusse dato uno gonfalone dell'arme del popolo, che è la croce rossa nel campo bianco, e mille fanti tutti armati con la detta insegna o arme, che avessono a esser presti a ogni richiesta del detto Gonfaloniere, in piaza o dove bisognasse.
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