Pagina (24/137)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      18
      Condizione di Firenze negli anni susseguenti alla cacciata di Giano. Prepotere de' cattivi popolani; corruzione morale. Il gran beccaio Pecora (1295 - 1299).
     
      I signori che cacciorono Giano della Bella, furono Lippo del Velluto, Banchino di Giovanni beccaio, Gheri Paganetti, Bartolo Orlandini, messer Andrea da Cerreto, Lotto del Migliore Guadagni, e Gherardo Lupicini gonfaloniere di giustizia, che entrorono a dì XV di febraio 1294. Cominciorono i cittadini accusare l'un l'altro, e a condannarli, e a metterli in esilio; per modo che gli amici di Giano erano impauriti, e stavano suggetti. I loro adversari gli soprastavano con molto rigoglio, infamando Giano e' suoi seguaci di grande arroganza, dicendo che avea messo scandalo in Pistoia, e arse ville e condannati molti, quando vi fu rettore. Delle quali cose dovea avere corona, perché avea puniti gli sbanditi e' malfattori, i quali si raunavano sanza temere le leggi. E il fare giustizia, diceano lo facea per tirannia. Molti diceano di lui male per viltà e per piacere a' rei. Il gran beccaio che si chiamava il Pecora, uomo di poca verità, seguitatore di male, lusinghiere, dissimulava in dire male di lui per compiacere a altri. Corrompea i popolani minuti, facea congiure, e era di tanta malizia, che mostrava a' Signori che erano eletti, era per sua operazione. A molti promettea ufici, e con queste promesse gl'ingannava. Grande era del corpo, ardito e sfacciato, e gran ciarlatore, e dicea palesemente chi erano i congiurati contro a Giano, e che con loro si raunava in una volta sotterra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
pagine 137

   





Firenze Giano Pecora Giano Bella Lippo Velluto Banchino Giovanni Gheri Paganetti Bartolo Orlandini Andrea Cerreto Lotto Migliore Guadagni Gherardo Lupicini Giano Giano Pistoia Pecora Giano