E dubitando il notaio degli atti avea prestati, se erano tocchi, trovò il raso fatto. Accusolli: fu preso messer Niccola, e condannato in lire IIIm; messer Baldo si fuggì, ma fu condannato in lire IIm, e confinato per uno anno. In molta infamia caddono i reggenti; e molti furono, che cercorono i malifìci si trovassono, che ne furono malcontenti, per esser colpevoli.
Messer Monfiorito fu messo in prigione. Più volte lo mandorono i Padovani a domandare: nol vollono rendere per amore né per grazia. Poi si fuggì di prigione, perché una moglie d'uno degli Arrigucci, che avea il marito in prigione ove lui, fece fare lime sorde e altri ferri, co' quali ruppono le prigioni, e fuggirono.
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Principio della nuova divisione fra cittadini (1300): nimicizie tra i Cerchi e i Donati (1280 - 1297...).
La città, retta con poca giustizia, cadde in nuovo pericolo, perché i cittadini si cominciorono a dividere per gara d'ufici, abbominando l'uno l'altro. Intervenne che una famiglia che si chiamavano i Cerchi (uomini di basso stato, ma buoni mercatanti e gran ricchi, e vestivano bene, e teneano molti famigli e cavalli, e aveano bella apparenza), alcuni di loro comperorono il palagio de' conti, che era presso alle case de' Pazzi e de' Donati, i quali erano più antichi di sangue, ma non sì ricchi: onde, veggendo i Cerchi salire in altezza (avendo murato e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita), cominciorono avere i Donati grande odio contra loro. Il quale crebbe assai, perché messer Corso Donati, cavaliere di grande animo, essendoglisi morta la moglie, ne ritolse un'altra figliuola che fu di messer Accierito da Gaville, la quale era reda; ma non consentendo i parenti di lei, perché aspettavano quella redità, la madre della fanciulla, vedendolo bellissimo uomo, contro alla volontà degli altri conchiuse il parentado.
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