Ma non doveano gli amici credere che gli amici loro gli avessono morti, perché procurassono la salvezza di loro città, benché il comandamento fusse. Ma non lasciarono tanto per tema della legge, quanto per l'avarizia; perché a messer Torrigiano de' Cerchi fu detto: "Fornitevi, e ditelo agli amici vostri".
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I Neri cominciano scandalo. Primo sangue, per mano de' Medici. Gli Ordinamenti di Giustizia rimangono senza effetto. La città si arma (4 novembre 1301...).
I Neri, conoscendo i nimici loro vili e che aveano perduto il vigore, s'avacciorono di prendere la terra; e uno sabato a dì [...] di novenbre s'armorono co' loro cavalli coverti, e cominciorono a seguire l'ordine dato. I Medici, potenti popolani, assalirono e fedirono uno valoroso popolano chiamato Orlanduccio Orlandi, il dì, passato vespro, e lascioronlo per morto. La gente s'armò, a piè e a cavallo, e vennono al palagio de' priori. E uno valente cittadino chiamato Catellina Raffacani disse: "Signori, voi sete traditi. E' viene verso la notte: non penate, mandate per le vicherìe; e domattina all'alba pugnate contro a' vostri adversari". Il podestà non mandò la sua famiglia a casa il malfattore: né il gonfaloniere della giustizia non si mosse a punire il malificio, perché avea tenpo X dì.
Mandossi per le vicherìe. E vennono, e spiegorono le bandiere: e poi nascosamente n'andorono dal lato di Parte nera, e al Comune non si appresentorono. Non fu chi confortasse la gente che si accogliesse al palagio de' signori, quantunque il gonfalone della giustizia fusse alle finestre.
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