O messer Rosso dalla Tosa, empi il tuo animo grande; che per avere signoria dicesti che grande era la parte tua, e schiudesti i fratelli della parte loro.
O messer Geri Spini, empi l'animo tuo: diradica i Cerchi, acciò che possi delle fellonie tue viver sicuro.
O messer Lapo Salterelli, minacciatore e battitore de' rettori che non ti serviano nelle tue questioni: ove t'armasti? in casa i Pulci, stando nascoso.
O messer Berto Frescobaldi, che ti mostravi così amico de' Cerchi e faceviti mezano della questione, per avere da loro in presto fiorini XIjm, ove li meritasti? ove comparisti?
O messer Manetto Scali, che volevi esser tenuto sì grande e temuto, credendoti a ogni tenpo rimanere signore, ove prendesti l'arme? ove è il séguito tuo? ove sono li cavalli coverti? Lasciastiti sottomettere a coloro, che di niente erano temuti appresso a te.
O voi, popolani, che disideravate gli ufici, e succiavate gli onori, e occupavate i palagi de' rettori, ove fu la vostra difesa? nelle menzogne, simulando e dissimulando, biasimando gli amici e lodando i nimici, solamente per campare. Adunque piangete sopra voi e la vostra città.
23
Caduta e sperpero dei Guelfi bianchi (novembre 1301 - ...).
Molti nelle rie opere divennoro grandi, i quali avanti nominati non erano: e nelle crudeli opere regnando, cacciarono molti cittadini, e feciolli ribelli, e sbandeggiorono nell'avere e nella persona. Molte magioni guastorono, e molti ne puniano, secondo che tra loro era ordinato e scritto. Niuno ne campò che non fusse punito: non valse parentado, né amistà; né pena si potea minuire né cambiare a coloro, a cui determinate erano: nuovi matrimoni niente valsero: ciascuno amico divenne nimico: i fratelli abbandonavano l'un l'altro, il figliuolo il padre: ogni amore, ogni umanità, si spense.
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