Le lettere furono trovate: il perché due giovani suoi nipoti, figliuoli di Finiguerra Diedati, e Masino Cavalcanti, bel giovane, furono presi, e tagliata loro la testa; e Tignoso de' Macci fu messo alla colla, e quivi morì; e fu tagliato il capo a uno de' Gherardini. De' quanto fu la dolorosa madre de' due figliuoli ingannata! che con abbondanza di lagrime, scapigliata, in mezo della via, ginocchione si gittò in terra innanzi a messer Andrea da Cerreto giudice, pregandolo con le braccia in croce per Dio s'aoperasse nello scampo de' suoi figliuoli. Il quale rispose, che però andava a palazo: e di ciò fu mentitore, perché andò per farli morire. Pe' sopradetti malifici i cittadini che aveano speranza che la città si riposasse, la perderono; però che fino a quel dì non era sparto sangue, il perché la città posare non dovesse.
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Terza disavventura de' Bianchi, respinti dalla spedizione di Puliciano tentata insieme coi Ghibellini. Ne rimangono presi e morti: il che rafforza e assicura l'amicizia tra Ghibellini e Bianchi (1303, febbraio, marzo...).
La terza disaventura ebbono i Bianchi e Ghibellini (la quale gli accomunò, e i due nomi si ridussono in uno) per questa cagione: che essendo Folcieri da Calvoli podestà di Firenze, i Bianchi chiamorono Scarpetta degli Ordalaffi loro capitano, uomo giovane e temperato, nimico di Folcieri. E sotto lui raunorono loro sforzo, e vennono a Pulicciano apresso al Borgo a San Lorenzo, sperando avere Monte Accenico, edificato dal cardinale degli Ubaldini, messer Attaviano, con tre cerchi di mura.
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