Cavalcarono ad Arezo con soldati pisani. I Sanesi dierono loro il passo: perché i cittadini di Siena marcavano bene con ambo le parti; e quando sentivano i Bianchi forti, li sbandiano, ma il bando era viziato, che non agravava; davan aiuto a' Neri nelle cavalcate, e mostravansi fratelli: e però parlò di loro una profezia, la quale, fra l'altre parole della guerra di Toscana, dicea: "La lupa puttaneggia"; ché per la lupa si intende Siena. Raunoronsi ad Arezo i Bianchi e Ghibellini di Firenze, romagnuoli, pisani, e ogni altro loro amico: sì che in calendi novembre furono a cavallo.
I Neri cavalcorono a Fighine, e i Bianchi scesono a Ganghereto. Gli Aretini vennono a Laterina, e afforzarono i passi, perché vittuaglia non vi si mettesse. Il castello si perdea, per fame e per discordia fu tra gli Aretini; però che in segreto i loro maggiori prenderono prezo, e lascioronlo fornire.
TERZO LIBRO DELLA CRONICA DI DINO COMPAGNI, DE' TEMPI SUOI
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Elezione del nuovo potefice, Benedetto XI; e sue qualità. Suoi primi atti: nomina del Cardinale da Prato a paciaro in Toscana (ottobre 1303 - gennaio 1304).
Nostro Signore Iddio, il quale a tutte le cose provede, volendo ristorare il mondo di buono pastore, provide alla necessità de' cristiani. Perché chiamato fu nella sedia di san Piero papa Benedetto, nato di Trevigi, frate Predicatore e priore generale, uomo di pochi parenti e di picciolo sangue, constante e onesto, discreto e santo. Il mondo si rallegrò di nuova luce. Cominciò a fare opere piatose: perdonò a' Colonnesi, e restituilli ne' beni.
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