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      Nelle prime digiuna fece due cardinali: l'uno, inghilese; l'altro fu il vescovo di Spuleti, nato del castello di Prato, e frate Predicatore, chiamato messer Niccolao, di piccioli parenti ma di grande scienzia, grazioso e savio, ma di progenie ghibellina: di che molto si rallegrorono i Ghibellini e' Bianchi; e tanto procurorono, che papa Benedetto il mandò paciaro in Toscana.
     
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      Discordie tra' Neri in Firenze:Rosso dalla Tosa col popolo grasso, e Corso Donati co' Grandi e popolo minuto (...1304, febbraio...).
     
      Innanzi alla sua venuta, si palesò una congiura ordinata da messer Rosso dalla Tosa; il quale tutto ciò che facea e procurava nella città, era per avere la signoria a guisa de' signori di Lombardia. E molti guadagni lasciava, e molte paci facea, per avere gli animi degli uomini pronti a quello che egli disiderava.
     
      Messer Corso Donati nonne scusava moneta; ogni uno, chi per paura, chi per minaccie, gli dava del suo; non lo chiedeva, ma facea senbiante di volere.
     
      I due nimici si guardavano a' fianchi. Messer Rosso temea l'abbominio de' Toscani, se contro a messer Corso avesse procurato; temea i nimici di fuori, e procurava d'abbassarli prima che contro a messer Corso mostrasse sua nimistà; e temea il nome che avea della Parte, che il popolo non si turbasse: teneasi col popolo grasso, però ch'erano le sue tanaglie, e pigliavano il ferro caldo. E messer Corso, per l'animo grande che avea, alle piccole cose non attendea e non si dichinava, e non avea l'amore di cotali cittadini per sdegno.


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Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
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