Sì che, lasciando il popolo grasso, co' grandi si congiurò, mostrando molte ragioni come eglino erano prigioni e in servitù d'una gente di popolani grassi, anzi cani, che gli signoreggiavano e togliènsi gli onori per loro: e così parlando, raccolse tutti i gran cittadini che si teneano gravati, e tutti si giurarono. Nella qual fu messer Lottieri dalla Tosa, vescovo di Firenze, e messer Baldo, suo nipote, in però che messer Rossellino suo consorto si tenea uno suo castello e' fedeli; e non se ne osava dolere, mentre che papa Bonifazio visse. E furonvi i Rossi, i Bardi, i Lucardesi, i Cavalcanti, i Bustichi, i Giandonati, i Tornaquinci quasi tutti, i Manieri, e parte degli Adimari; e molti popolani vi furono. E in tutti, tra di famiglie e popolani, furno XXXII i giurati; e diceano, sopra il grano venuto di Puglia che si dava per bocche al popolo:"I popolani sono gravati, e tolto il loro colle grandi inposte, e poi convien loro mangiare le stuoie", dicendo che le tagliavano nel grano, perché la misura crescesse.
Il popolo grasso cominciò a temere, gli amici di messer Corso montarono: ma non tanto; ché ne' consigli e nelle raunate smentivano messer Corso: molto il perseguitavano i Bordoni, che erano popolani arditi e arroganti; e più volte lo smentirono, e non guardavano a maggioranza d'aversari, né che advenire ne potesse; del Comune traevano assai guadagno, e le lode gli sormontavano. Non però i seguaci di messer Rosso gli lasciavano molestare. Posono in uno mese il grano a soldi XII, e feciono la libra, e poson MCC cavagli a fiorini L per cavallo, sanza niuna piatà. E allora mandorono gente e feciono un battifolle presso a Monte Accinico, e misonvi uomini a guardia.
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