I pochi fanti di messer Corso si difendeano vigorosamente, con lancie, balestra e pietre, aspettando che quelli della congiura venisson in loro favore: i quali erano i Bardi, i Rossi, i Frescobaldi, e quasi tutto il Sesto d'Oltrarno; i Tornaquinci, i Bondalmonti salvo messer Gherardo; ma niuno si mosse, né fece vista. Messer Corso, vedendo che difendere non si potea, diliberò partirsi. I serragli si ruppono: gli amici suoi si fuggivano per le case; e molti si mostravano essere degli altri, che erano di loro.
Messer Rosso, e messer Pazino, e messer Geri, e Pinaccio, e molti altri, pugnavano vigorosamente a piè e a cavallo. Piero e messer Guiglielmino Spini, giovane cavalier novello, armato alla catalana, e Boccaccio Adimari e' figliuoli e alcun suo consorto, seguitandoli forte, giunsono Gherardo Bordoni alla Croce a Gorgo: assalironlo; lui cadde boccone; eglino, smontati, l'uccisono; e il figliuolo di Boccaccio gli tagliò la mano, e portossela a casa sua. Funne da alcuno biasimato; e disse lo facea, perché Gherardo avea operato contro a loro a petizione di messer Tedice Adimari, loro consorto e cognato del detto Gherardo. I fratelli scanparono; e il padre rifuggì in casa i Tornaquinci, ché era vecchio.
21
Morte di Corso Donati. Sue qualità (6 ottobre 1308...).
Messer Corso, infermo per le gotti, fuggìa verso la badìa di San Salvi, dove già molti mali avea fatti e fatti fare. Gli sgarigli il presono, e riconobberlo: e volendolne menare, si difendeva con belle parole, sì come savio cavaliere.
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