Pagina (119/137)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il romore fu grande: il mariscalco dello Imperadore vi trasse, [e] messer Galeazzo figliuolo di messer Maffeo Visconti; e [messer Maffeo] trasse a piè con lo Imperadore. Il maliscalco andò al serraglio con LX cavalli, e ruppelo, e la gente mise in fuga.
     
      Messer Guidotto era malato di gotte; fu trasportato in altra parte: dissesi che scampato era nelle forze del Dalfino. I figliuoli rifuggirono a un loro castello presso a Como, e di lunge a Milano XX miglia. Tutti i loro arnesi furono rubati. E così si cambiò la festa; ma non l'amore dello Imperadore: però che volle loro perdonare; ma non se ne fidorono. E allor cominciò a sormontare messer Maffeo Visconti, e quelli dalla Torre e i loro amici abbassare. Il sospetto crebbe più che l'odio. Lo Imperadore raccomandò la terra a messer Maffeo, e per vicario vi lasciò messer Niccolò Salinbeni da Siena, savio e virile cavaliere, e addorno di belli costumi, magnanimo e largo donatore.
     
      28
      Ribellione di Cremona dall'Imperatore, alla quale dànno aiuto i Neri di Firenze. Arrigo cavalca verso Cremona, v'entra, e imprigiona i ribelli (1311,... - maggio).
     
      Il Nimico, che mai non dorme ma sempre semina e ricoglie, mise discordia in cuore a' nobili di Cremona di disubidire: e due fratelli, figliuoli del marchese Cavalcabò, n'erano signori, e messer Sovramonte degli Amati, un savio cavaliere quasi loro adversario per gara d'onori, vi s'accordorono; e a ciò lettere de' Fiorentini e falsi instigamenti: gridorono contro allo Imperadore, e cacciaron il suo vicario.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
pagine 137

   





Imperadore Galeazzo Maffeo Visconti Maffeo Imperadore Guidotto Dalfino Como Milano XX Imperadore Maffeo Visconti Torre Imperadore Maffeo Niccolò Salinbeni Siena Cremona Imperatore Neri Firenze Cremona Nimico Cremona Cavalcabò Sovramonte Amati Fiorentini Imperadore Arrigo