La terra riformò, la condannagione levò loro, e' prigioni mandò a Riminingo.
29
Ribellione di Brescia, e assedio. Arrigo l'ha, dopo lunga guerra, a patti (1311, ... - ottobre).
Dimorando lo Imperadore in Cremona, i Bresciani, i quali avean fatti i suoi comandamenti e ricevuto il suo vicario, messer Tibaldo Brociati e messer Maffeo di Maggio capi ciascuno d'una parte, messer Maffeo, che prima tenea la terra, per ubidire dipose la signoria nella volontà dello Imperadore.
Messer Tibaldo, che dallo Imperadore fu beneficiato, perché prima andava cattivando per Lonbardia, povero, co' suoi seguaci, e da lui fu rimesso nella città, il tradì. Perché, mandando da Cremona pe' cavalieri che venissono a ubidirlo, vi mandò della parte di messer Maffeo tutti quelli aveano ubbidito. Il quale, quando se ne avide, mandò per alcuni nominatamente; i quali non vennono: feceli citare sotto termine e pena; e anche non vennono. Lo Imperadore, intendendo la loro malizia, con pochi appresso uscì della camera, e fecesi cignere la spada, e dirizossi col viso verso Brescia, e la mano pose alla spada, e meza la trasse della guaina, e maladì la città di Brescia. E riformò la città di Cremona di vicario.
A dì XII di maggio 1311 lo Imperadore con sua gente cavalcò a Brescia, e con gran parte de' Lonbardi, e conti e signori. E posevi l'assedio, perché così fu consigliato; ch'ella non si potea tenere, perché non erano proveduti di vittuaglia, e erano nella fine della ricolta: "e veggendo il campo posto, la gente si arrenderà tosto; e se tu la lasci, tutta la Lonbardia è perduta, e tutti i tuoi contrarii quivi faranno nidio; e questa fia vettoria da fare tutti gli altri temere". Fermò l'assedio: mandò per maestri; ordinò edificii e cave e coverte; e molti palesi segni fece da combattere.
| |
Riminingo Brescia Imperadore Cremona Bresciani Tibaldo Brociati Maffeo Maffeo Imperadore Tibaldo Imperadore Lonbardia Cremona Maffeo Imperadore Brescia Brescia Cremona Imperadore Brescia Lonbardi Lonbardia Arrigo
|