E questo faceano, perché lo Imperadore si consumasse.
33
Morte d'uno de' nunzi pontifici ad Arrigo, del Vescovo di Liegi, e de' due ambasciatori fiorentini al Papa (...1311...1312...).
Di tre cardinali avea mandati il Papa allo Imperadore, quando era ad assedio a Brescia, ne morì uno, ciò è quello d'Albano; il quale venne infermo a Lucca, e morì quivi.
Il vescovo di Leggie anche vi morì, grande amico dello Imperadore: al quale avea donato Rezuolo, il quale è tra Reggio e Mantova; il quale i Mantovani di poi tolsono a colui a cui era rimaso.
I due anbasciadori fiorentini erano in Corte, vi morirono: e prima messer Pino de' Rossi; e per premio di sua fatica furono fatti due suoi consorti e parenti cavalieri del popolo, e donato loro molti danari, di quelli togliean a' Ghibellini e a' Bianchi. E con tutto che i Bianchi tenessono alcuna vestigia di Parte guelfa, erano da loro trattati come cordiali nimici. Di poi morì messer Gherardo; e non furono i suoi onorati né di cavalleria né di danari, perché non era stato così fedele come l'altro.
34
Condizioni politiche della Toscana durante la discesa di Arrigo. Lega Guelfa toscana contro l'Imperatore. Ricevimento che vi avevano trovato gli ambasciatori di lui. Disegni ch'egli avea fatto circa la via da tenere per venire in Toscana (1311...1310...).
I Fiorentini, acciecati dal loro rigoglio, si misono contro allo Imperadore, non come savi guerrieri, ma come rigogliosi, avendo lega co' Bolognesi, Sanesi, Lucchesi, e Volterrani, e Pratesi, e Colligiani, e con l'altre castella di lor parte.
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