Quattro erano i capi di questa discordia, de' Neri; ciò è messer Rosso dalla Tosa, messer Pazino de' Pazi, messer Betto Brunelleschi, e messer Geri Spini. Dipoi vi se ne aggiunse due: cioè messer Teghiaio Frescobaldi, e messer Gherardo Ventraia, uomo di poca fede.
Questi sei cavalieri strinsono Folcieri, podestà di Firenze, a tagliare la testa a Masino Cavalcanti e a uno de' Gherardini. Costoro faceano fare i priori a loro modo, e gli altri ufici dentro e di fuori. Costoro liberavano e condannavano chi e' voleano, e davano le risposte e faceano i servigi e' dispiaceri come voleano.
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Qualità e fine di Rosso della Tosa. Suo parentado (1309...).
Messer Rosso dalla Tosa fu cavaliere di grande animo, principio della discordia de' Fiorentini, nimico del popolo, amico de' tiranni. Questi fu quello, che la intera Parte guelfa di Firenze divise e i Bianchi e' Neri; questi fu, che le discordie cittadinesche accese; questi fu quello, che con sollicitudine con giure e promesse gli altri tenea sotto di sé. Costui a Parte nera fu molto leale, e i Bianchi perseguitò; con costui si confidavano le terre dattorno di Parte nera, e con lui avevano composizioni.
Costui, aspettato da Dio lungo tempo, però che avea più che anni LXXV, uno dì andando, uno cane li si attraversò tra' piè e fecelo cadere, per modo si ruppe il ginocchio: il quale infistellì; e martoriandolo i medici, di spasimo si morì: e con grande onore fu sepulto, come a gran cittadino si richiedeva.
Lasciò due figliuoli, Simone e Gottifredi; che dalla Parte furono fatti cavalieri, e con loro un giovane loro parente, chiamato Pinuccio, e molti danari furono donati loro.
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