D'altronde, fece a dire la madre, la corona d'imperatrice esige maggiori riguardi: per una granduchessa, anche se aveva preso una brutta piega era più che sufficiente. Alla imperiale Corte di Vienna nessuno avverti il cambio; e così la fidanzata dell'uno diventò la fidanzata dell'altro, senza che nessuno se ne accorgesse, e senza danno del cuore, poiché ancora i quattro fidanzati non si conoscevano affatto.
Il 18 novembre 1790 si celebrarono a Vienna le nozze dei due principi con le due sorelle della Corte di Napoli; e dopo cinque mesi, cioè alla fine di febbraio del 1791, Pietro Leopoldo accompagnò in Italia il figliuolo con la sposa, facendo con lui solenne ingresso in Firenze il dì 8 aprile, acclamati calorosamente dal popolo, il quale par che sempre non abbia altro da fare che applaudir chi viene; ma forse era più contento di rivedere il monarca filosofo, che aveva destato in tutti tante liete speranze, che di ricevere il figliuolo così giovane destinatogli per sovrano.
Quando si riseppe la burletta del cambio delle due spose, fu l'oggetto d'un' infinità di commenti piacevoli nelle conversazioni e nei circoli delle varie Corti d'Europa; e lo stesso Pietro Leopoldo che ne rise di cuore, scrisse alla regina Carolina che essa poteva rallegrarsene poiché tutto era andato a seconda dei suoi desiderii.
Ferdinando III intanto, compiuti i ventun' anno, prese possesso del Granducato con un cerimoniale solennissimo, il giorno di San Giovanni del 1791 "alla vista del pubblico, sotto la Loggia dell'Orcagna," con apparato mai più veduto, con l'intervento dell'amplissimo Senato e del Municipio fiorentino.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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